martedì 4 agosto 2020

L'Altopiano dei Sette Comuni - domenica 2 agosto

L'Altopiano di Asiago, o dei Sette Comuni, a cavallo tra la parte settentrionale della provincia di Vicenza e quella sudorientale di Trento è un territorio vastissimo e fortunatamente poco antropizzato. Anticamente Gran parte del territorio era anticamente suddiviso in sette circoscrizioni la cui lingua impropriamente chiamata cimbra indicava la parlata dei Sette Comuni vicentini (Siben Komoine), dei Tredici Comuni lessini e di Luserna (TN). Collegata all'antico alto tedesco è una lingua sopravvissuta protetta dall'isolamento territoriale e da una secolare economia di sussistenza, le cui origini sono ancora in discussione, via via collegata ai Goti, ai Longobardi, agli Alemanni e ad altre popolazioni barbariche entrate in Italia dopo la caduta dell'Impero Romano. La professoressa Maria Hornung dell’Università di Vienna ha scritto che “la parlata dei Sette Comuni ha mantenuto il più antico stadio di conservazione delle antiche lingue germaniche e può essere considerata un monumento linguistico di primario valore le cue tracce sussistono nel linguaggio e nella toponomastica della zona". 
Oggi l'altopiano si manifesta nella modellata sinuosità dei prati e nell'azzurro turchino dei suoi cieli, snodandosi nella fitta rete sentieristica dedicata ad una mobilità dolce e con un occhio particolarmente attento alle sue profonde tracce storiche legate ai drammatici scenari della Grande Guerra, ne è testimonianzia il complesso sistema di trincee e postazioni blindate che si susseguono sulla radura sommitale del Monte Zovetto.
A sinistra dell'oratorio di Sant'Antonio di Cesuna parte la carrareccia in direzione del Rifugio Alpino (mt 1268) immerse immediatamente nel Bosco Nero tra tronchi, rami e fogliame filtrate dal sole. La salita non è molto impegnativa, tranne qualche piccolo tratto e al limitare del bosco una biforcazione porta a sinistra al rifugio Alpino mentre a destra prosegue col più turistico Sentiero delle malghe. Preferiamo scendere lungo uno sterrato che lambisce una pozza d'acqua, passando accanto a placide vacche, per poi superare una selletta che porta ad una depressione naturale mentre in alto appare malga Carriola. Il pendio si fa più dolce, mentre si aggira il monte Cucco, poi una lunga disgressione raggiunge Bocchetta Paù a quota 1286 metri, splendido balcone panoramico sull'imbocco della Valdastico, su tutto il Costo di Asiago, il monte Summano e sul Cengio. Dal capitello ora si prosegue in discesa sull'ampia forestale per circa cinquecento metri, poi la svolta a destra ti riporta nella selva. Finito di percorrere il tratto in bosco intercettiamo una breve lingua d'asfalto in corrispondenza di un tornante che saliamo andando a trovare la segnaletica che indica malga Zovetto - ottima produttrice di selezionati formaggi - sul monte omonimo e successivamente l'ultimo strappo a raggiungere il Rifugio Kubelek, posto sulla cima del monte Zovetto, dove è presente il cippo in memoria della Brigata Liguria che qui resistette agli attacchi austro-ungarici durante la Strafexpedition nel 1916. Da questo punto di osservazione si gode il panorama eccezionale dell'altopiano con tutte le principali cime dei Sette Comuni. Il rifugio è affollato. I riscontri sensoriali dei salumi, dei formaggi e dell'ottimo Refosco fanno da giusto contorno a questa bella escursione. Prima del ritorno andiamo a percorrere tutta la linea fortificata delle trincee britanniche che stazionavano sullo Zovetto.

PARTENZA: Oratorio Sant'Antonio (mt 1092)
SEGNAVIA: ---
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 200
ALTITUDINE: mt 1311
LUNGHEZZA: km 13,5

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