

Il paesaggio intorno è immaginifico e il Crozzon di Brenta si eleva imponente da dietro gli alberi mentre a sinistra abbiamo la massiccia Cima Brenta. Superiamo una piccola malga dismessa e guadagniamo quota attraverso il bosco avvicinandoci sempre più alle cascate che si sentono rumoreggiare in lontananza. Raggiungiamo altezza 1380 metri e si prosegue in falsopiano, sempre immersi nel bosco, trovando il segnavia per il rifugio delle Cascate e costeggiando il Sarca di Vallesinella che scorre poco sotto di noi. Pochi passi e davanti ai nostri occhi si apre lo spettacolo maestoso delle cascate di Mezzo a 1420 metri, quindi scendiamo al ponticello in legno da dove si gode della sua più roboante visione. Dove acqua e luce si abbracciano riesci a intravedere anche brevi arcobaleni. Dal ponte risaliamo il costone, tra ampi gradoni e brulicare di radici, fiancheggiando le veloci acque della parte alta della rapida e dopo una serie di ponticelli rientriamo nella selva. Raggiungiamo ben presto il rifugio Vallesinella (una gran brutta costruzione a dire il vero), siamo a 1518 metri. La segnaletica Sat indica ancora 30 minuti di strada per le cascate Alte ma prima la nostra sosta panino: intorno solo noi e le montagne. Poco più tardi siamo nuovamente in cammino lungo un tracciato sassoso mentre si susseguono le cascatelle e le fronde boschive mitigano il caldo pomeridiano. Una serie di ponticelli e poi si sfocia alla base della cascata Alta che s'infrange dirompente tra i costoni rocciosi. Qui ci riuniamo con il "disperso" gruppo di marmotte che, nel frattempo, ha raggiunto Malga Vallesinella sul soprastante altopiano, con le cime del Brenta nell'intenso azzurro di questa domenica di maggio. Tra chiacchiere, risate, piedi nell'acqua il tempo scorre velocemente. E' ora di tornare...