Gli ultimi scampoli di un'estate restia a lasciare il passo al primo freddo autunnale, ci trovano in Tirolo, terra del patriota Andreas Hofer...e dei preziosi cristalli Swarovski che hanno sede nella piccola città di Wattens, non molto lontana da Innsbruck, dove decidiamo di alloggiare. Se la serata si perde onorando la robusta cucina austriaca, il mattino ci porta sull'autobahn in direzione dell'Achensee, il più grande e profondo lago tirolese. Superiamo Jenbach, incrociando il trenino a vapore più antico d'Europa, inaugurato da Francesco Giuseppe nel 1889, e arriviamo a Pertisau accolti da un cielo bigio che fa da contralto alla colorazione intensamente smeraldo del lago mentre nuvole basse abbracciano il massiccio del Karwendel, bellissima riserva naturale frequentata in passato anche dagli Asburgo. Dal parcheggio Achenseeschiffahrt inforchiamo una forestale ciottolosa che lambisce per un lungo tratto la riva del lago. Poi d'improvviso la strada si restringe infilandosi nella boscaglia, le radici delle conifere s'intrecciano contorte affiorando superbamente dal terreno e lo strapiombo regala una visione emozionale dello specchio d'acqua dolce.
Il passo deve essere sicuro, qualche tratto è regolato da cordoli per agevolare il passaggio di alcuni punti "difficili", le tracce rese scivolose da brevi corsi d'acqua scaturiti dalla roccia soprastante, mentre in mezzo al cielo fanno capolino i primi raggi solari. Superiamo una strettoia contrassegnata da una cascata che prima rovina sopra un tettuccio artificiale infine si getta nelle acque sussurranti del lago. Un'altra macchia boschiva precede un immenso ghiaione testimone dolente della ferita nel ventre dellamontagna. Funghi di ogni specie e forma puntellano la selva che finalmente si apre sulla piana del Gaisalm, l'unico rifugio che si può raggiungere solo a piedi o in battello. La grande baita brulica di gente, tutto è perfettamente attrezzato e in ordine, sopraggiunge un battello: il paesaggio è quasi da cartolina!
Volevamo impegnare la salita che prosegue a scalini oltrepassando un sentiero roccioso così da arrivare a Achenkirch ma si cambia programma, e al ritorno ci aspetta la visita al Vitalberg, museo dedicato agli oli minerali di cui è ricca la regione, inserito in una struttura piramidale di vetro di grande effetto scenico. L'imbrunire ci accompagna nelle calde salette del ristorante Schloss Aschach a Volders tra una Spinatschlutzkrapfen (frittelle di spinaci) e un Bratkartoffeln (patate al forno) deliziate da intingoli vari e da un'ottima birra, e congedandosi con una deliziosa Sacher: c'è da festeggiare una nostra marmotta! Il giorno dopo ci aspetta Innsbruck (continua...)
( ...segue) L'aria percettibilmente austera del mattino tirolese rivisita sensazioni tipiche di questa stagione di mezzo. Nella piazzetta di Wattens, la forneria è un affollato sciame di persone, nonostante siano le 7.30 della domenica. Il pane e i dolci, punti di forza della tradizione austriaca, rappresentano l'apoteosi della golosità: il Bertzel, saporito pane di origine alsaziana, o l'Osterreichisches brot mit Kummel pane di segale con cumino, i fantastici Krapfen o la Linzer torte una specie di crostata ma dal sapore molto più intenso. Come lasciarsi scappare una simile ghiotta occasione? Il grigiore del cielo fa da contrappunto a splendidi profili di roccia, superiamo il fiume Inn e in prossimità di Terfens ci imbattiamo in una villetta capovolta. E' la Haus Steht Kopf e la sensazione è che la povera casa sia stata vittima di un autentico tornado! L'idea, davvero originale, è di due architetti, Irek Glowask e Marek Rozanski. Tutto è sottosopra nel senso letterale della parola, ogni stanza è interamente arredata con i mobili "appesi" al pavimento, oltrepassi la porta e ti ritrovi disorientata. La surreale trovata trova l'apice della bizzarria nel garage dove si trova parcheggiato un vero Maggiolino Volkswagen a gomme all'aria! Si prosegue. Sulla strada che porta a Jenbach, volgendo in alto lo sguardo ecco apparire il Castello di Tratzberg. Il bosco abbraccia l'elegante maniero, antica residenza di caccia dell'imperatore Massimiliano I, mentre il trenino sbuffa lungo il sentiero carico di turisti. Gioiello del XVI secolo, il castello domina sulla bassa valle dell' Inn. La visita è divertente perchè l'audioguida non è assolutamente convenzionale ma ti parla attraverso i suoi lontani protagonisti. Gli affreschi e gli arredi coevi sono splendidi testimoni di antiche tenzoni e remote scene domestiche. La stessa voce di Massimiliano I presenta la Habsburgersaal sulle cui pareti perimetrali viene narrata la genealogia della casata degli Asburgo. Ricordandoci che qui il cappuccino è delizioso magari in coppia con una fetta di sacher, sosta d'obbligo allo Schlosswirt con i camerieri vestiti in abiti tirolesi. E ora Innsbruck! Oltrepassiamo il Triumphpforte e la città capoluogo del Tirolo settentrionale apre il suo cuore più antico. Sulla celebre Maria-Theresien Strasse, riportata all'antica bellezza, si aprono gli splendidi edifici medievali e gli eleganti cafè, brulicanti di persone nonostante soffi davvero forte il Fohn, un fenomeno ventoso tipico di queste latitudini. In fondo il Tettuccio d'oro con le sue 2657 tegole a scaglie di rame dorate, e poi la splendida Torre Civica alta 51 metri da cui si domina un panorama mozzafiato e su cui svettano le alte cime della Nordkette. L'immancabile appuntamento con la buona cucina austriaca conclude il nostro viaggio. Auf Wiedersehen!!