mercoledì 31 luglio 2013

Metti una sera con Irene Grandi...(domenica 28 luglio)

Nell'insostenibile afa serale che va simpaticamente a braccetto con il nuovo ritrovarsi delle marmotte, si tiene a bada l'arsura con abbondanza d'acqua minerale e qualche accenno di birra, e tra le mille chiacchiere aspettiamo che l'intensità vocale di Irene Grandi conquisti la ribalta di questa serata.
Il polo fieristico di Padova, divenuto ormai da qualche estate centro di interscambio tra spettacolo e impegno sociale, domenica 28 luglio si è gremito per la presenza di una delle più belle voci italiane. Irene Grandi, in gran spolvero, si è presentata con questo nuovo prospetto musicale "Come non mi hai visto mai" dove rilegge, in chiave rock, il suo repertorio di hits e lo fa portandosi dietro un gruppo di musicisti jazz d'eccezione come Saverio Lanza alla chitarra e alle tastiere, Pietro Spitilli al basso e contrabbasso, Fabrizio Morganti magico batterista e ancora alle tastiere Tiziano Borghi. Il progetto sposa la grinta della cantante fiorentina e i nuovi arrangiamenti  hanno una versatilità nuova, ci prendono per mano accompagnandoci lungo una carriera ventennale firmata anche dai grandi nomi del panorama musicale italiano. E' una Irene ironica quanto sensuale quella che si muove sul proscenio coinvolgendo il pubblico presente. La cometa di Halley, con cui dà il via al concerto passa la mano a Buon compleanno, calamitando subito dopo l'attenzione sulla geniale impronta di Bruci la città targata Baustelle, poi ecco le popolarissime Bum bum e La tua ragazza sempre in un carosello musicale incessante anche di brani meno conosciuti come Nuvola bianca con un'inedita Grandi con la chitarra, e nel mezzo Irene ci mette una poetica  struggente come "Costruire" di Nicolò Fabi da lei riletto con vena densamente melodica. Il concerto scivola via leggero e festoso, quasi due ore di performance andando sempre più a ritroso nel tempo con i brani degli esordi, accompagnata dalla sei corde di Saverio Lanza e all'unisono dalle voci degli spettatori. 

domenica 21 luglio 2013

MITICI DEPECHE MODE!!

Una San Siro stracolma di oltre 60.000 fans ancheggia impaziente sugli spalti, passano i Motel Connection e il gruppo elettropop scozzese dei Chvrches tanto per scaldare i motori, il caldo si spegne nell'abbraccio della sera, poi appare la band inglese e lo stadio esplode in un boato assordante. Signori: i DEPECHE MODE !! Sull'onda della loro ultima fatica è partito lo scorso 7 maggio da Tel Aviv il Delta Machine Tour approdato giovedì 18 luglio a Milano. Trascinati da un rock in continua evoluzione la band inglese di Basildon ripropone trentatre anni di carriera alternando pezzi nuovi tratti dall'ultimo ennesimo successo discografico, alle pagine musicali più famose firmate DM coinvolgendo il pubblico lungo due ore di pura energia. E' un'onda di percussioni, chitarre e tastiere elettroniche che non lascia spazi vuoti trascinata dalla forza di un Dave Gahan in stato di grazia, e che acquista maggior potenza nello scorrere impetuoso dei brani. Welcome to My World, Angel e il mitico Walking in My Shoes a botta calda aprono il concerto e immediatamente si alza la passione dello stadio condividendo ogni singola nota, ogni singola frase, ogni movenza del frontman in una sorta di empatia collettiva. Al primo stacco musicale di Enjoy the Silence sale il delirio! Dave è un trascinatore, vero animale da palcoscenico, e lo fa alzando i toni della kermesse, Andy Fletcher è la "lunga ombra" del gruppo ma anche Martin Gore ruba la scena quando a metà del concerto va a prendersi lo stadio per cantare la lirica di Home, acustico e spoglio con lo stadio che gli fa da coro. 
Ed è tale il coinvolgimento che Martin smette di suonare dirigendo i cori degli spettatori in maniera perfetta anche quando le note della canzone lentamente si spengono e la band è pronta per il nuovo pezzo, allora Dave entra in scena continuando a giocare con le voci che corrono emozionanti da una gradinata all'altra dell'arena milanese. E poi arriva Personal Jesus, vero manifesto musicale di un'intera generazione. Appena accennato come una ballata dal ritmo blando, d'improvviso cambia battuta infiammando una sequenza infinita di braccia mulinanti nell'aria. Se Just Can't Get Enough fa salire la nostalgia ricordando il primo LP dei Depeche Mode (Speak & Spell) targato 1981, Halo (remix) e Black Celebration ritrovano spazio in scaletta dopo anni di assenza e Never Let Me Down Again tratto dall'ormai mitico Music for the Masses è la incontenibile chiusura di un concerto che sottolinea una volta di più la grande forza di un gruppo sempre nuovo e al passo coi tempi, che è riuscito ad avvicinare alla propria musica anche le nuove generazioni. Noi marmotte abbiamo lasciato lo stadio con il cuore musicalmente cullato dalla splendida esibizione di Dave, Martin e Andy ovvero dei mitici Depeche Mode!

mercoledì 17 luglio 2013

13 e 14 luglio sul Bondone (Trento)

Eh sì marmotte, l'appuntamento era uno di quelli speciali. I tornanti si dipanano veloci e appare il Bondone, massiccio roccioso prominente sulla storica città del Concilio che ha sempre mantenuto un tono più sommesso e misconosciuto se paragonato alle grandi rocce dolomitiche. Eppure la linea di demarcazione fra scoperta, cultura e conoscenza appare labile nel tessuto territoriale di questo angolo di terra trentina. Dall'alto il Palon scruta curioso, allora chiudi gli occhi e lasci che l'aria frizzante di una domenicale mattina inebri l'olfatto. Ops! Urge fare un passo indietro. Spostiamo le lancette alla sera precedente dove le marmotte si sono ritrovate nei festeggiamenti di un compleanno all'insegna della buona cucina e in un crescendo di risate e spiritose goliardie! E se l'eco lontano dei lenti rintocchi di un campanile richiamano alle ore sospese della notte, noncuranti della  temperatura scesa a soglie quasi invernali, agguantate le torce segnamo i passi per raggiungere brevemente il Montesel dove ammirare le mille luci di Trento e volgere lo sguardo alla volta celeste lucente delle stelle dell'Orsa Maggiore.
Con un salto temporale torniamo alla domenica. Il sole non è ancora una palla infuocata, gli zaini sono pronti e il programma è una bella sgambata lungo i sentieri della piana delle Viote, bel comprensorio per lo sci di fondo, giù giù a Vason. Il sentiero è pianeggiante, le gambe tengono un buon ritmo ma lo spettacolo vero è la meravigliosa varietà floreale che insegue il tracciato. Imperiose bistorte svettano accanto all'erica, la clematide lascia spazio a gigli rossi sfiorati dal volo di delicate farfalle, raponzoli si alternano alle margherite nella vastità della torbiera. E davanti a noi il Cornetto, il Doss d'Abramo e la Cima Verde un trittico roccioso che svetta oltre i 2000 metri. Poi la traccia campestre lascia spazio all'asfalto della provinciale che porta a Garniga Terme ed allora perchè dopo tanto morbido piano non trottorellare con le gambe su un leggero dislivello? Imbocchiamo quindi il sentiero 630 che discende verso la Cima Verde, e dopo un breve destreggiarsi fra i campeggiatori con barbecue al seguito, ecco entrare in un rado bosco che dolcemente imbuta lungo il sentiero. Sul breve costone la foschia in lontananza non ruba la scena al paesaggio sottostante. Oltre il tracciato ci fermiamo ad una sorgiva mitigando l'arsura della calda giornata, per sfociare finalmente su una rada piana, le acque di Mandret, a quota 1780 metri. L'aria è appena mossa, la sosta piacevole tanto da spingere qualche marmotta all'ebbrezza di una camminata sul ciglio di uno strapiombo che cade verticalmente sulle Mughere! Il vento incomincia ad incalzare più poderoso, qualche nuvola nera appare sopra le nostre teste e questo ci fa desistere dal proseguire verso la cima. Lo scanzonato ritorno mitiga la stanchezza, intercalato dai mille programmi che contraddistinguono la coscienza del nostro gruppo. Parafrasando il grande Walter Bonatti "la montagna più alta rimane sempre dentro di noi".



PARTENZA: Viote (mt. 1554)
SEGNAVIA: 630 (per Cima Verde)
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt. 200
ALTITUDINE: Acque del Mandret (mt. 1780)
CARTA "Progetto Monte Bondone" (provincia di Trento)