lunedì 16 giugno 2025

L'incantevole Seceda in Val Gardena - domenica 15 giugno

Dal centro di Ortisei, nei pressi della statua di Luis Trenker (alpinista e regista altoatesino), si sale sul
la comoda funivia che, superando ben 1217 metri di dislivello, si collega alla stazione a monte del Seceda (mt 2453). Si tratta in realtà di due diversi impianti: la cabinovia Ortisei-Furnes, poi a Furnes si cambia con la funivia che raggiunge la splendida cima dolomitica nel cuore del parco naturale Puez-Odle. Arrivate alla stazione a monte abbracciamo con lo sguardo l'incredibile paesaggio mentre la visuale si perde per chilometri nello skyline naturale delle Dolomiti. In una giornata particolarmente tersa come quella di oggi si riescono ad ammirare le vette austriache, il Gruppo del Brenta, le Alpi dello Stubai, dalle Tofane allo Sciliar, il Massiccio del Sella, il Sasso Lungo e il Sasso Piatto fino alla regina delle Dolomiti, la Marmolada. Sulla nostra sinistra incontriamo le Odle, con le sue formazioni che riconosciamo facilmente essendo l’anima e l’immagine del Seceda, avvolte da tappeti verdissimi tempestati di botton d'oro. Il trekking comincia proprio all’uscita della stazione dove una breve salita porta alla sommità del Seceda (mt 2519) dove svetta il maestoso crocifisso ligneo, alto otto metri, opera giovanile dello scultore gardenese Vinzenz Peristi morto sul fronte russo durante il secondo conflitto mondiale.
Queste fantastiche torri di pietra si innalzano elegantemente nel cielo e una inquadratura particolarmente suggestiva si otterrebbe lungo la Forcella Pana (mt 2444) ma il sentiero 6 che la attraversa è purtroppo ancora chiuso per pericolo caduta massi. Prendiamo il bel sentiero 1 e a seguire il sentiero 2B fino a ritrovarci ad una intersezione con un tracciato che sale e uno che scende. Optiamo per quello in discesa che porta alla Baita Troier (mt 2250), dove incontriamo dei simpatici alpaca, per continuare il cammino fino a Malga Pieralongia, una delle più antiche malghe della Val Gardena. Il paesaggio muta completamente, dal verde intenso dei prati all’atmosfera lunare delle Odle, dominato da un maestoso sperone roccioso di 60 metri (la piera longia appunto) che si trova nei pressi del rifugio sull'omonimo alpeggio. Si prosegue comodamente fino al Plan Ciautier e poi in ripida discesa sul sentiero 13 fino al Rifugio Firenze (mt 2040) che si trova sui dolci declivi dell'alpe Cisles sul versante meridionale delle Odle. Il rifugio venne costruito nel 1889 dalla sezione di Ratisbona del Deutscher und Österreichischer Alpenverein, poi data in consegna al Cai di Firenze nel 1920. Ancora oggi il nome del rifugio si riferisce alla città di Ratisbona (in tedesco Regensburg). Dal rifugio ci si alza di quota prendendo in successione il sentiero 2 e il sentiero 1A. Superiamo 
la panoramica Baita Daniel Hütte (mt 2240), tantissime malghe e pure la presenza curiosa di due simpatiche marmotte.
Giusto il tempo per un saluto a questo scenario spettacolare e si salta sull'ultima corsa della funicolare.


PARTENZA: stazione funivia (mt 2453)
SEGNAVIA: 1-1a-2-2b-6-13
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 500
ALTITUDINE: mt 2519
LUNGHEZZA: km 10
   

Nessun commento:

Posta un commento