sabato 23 dicembre 2017

La Christmas Run a Verona! (17 dicembre)


Verona colorata di rosso. Ecco come si è presentata la città scaligera domenica 17 dicembre in una giornata decisamente fredda ma piena di sole, tutto merito dell'edizione numero otto della Christmas Run che, con i tantissimi iscritti "dell'ultima ora" affollatesi intorno al gazebo allestito in piazza Bra, hanno fatto impennare il numero dei babbi natale presenti che stime ufficiali portano a quota 7500 partecipanti. Un modo originale per scambiarsi gli auguri e nello stesso tempo dare una mano alla solidarietà, infatti anche quest'anno il ricavato andrà a "Progetto Scuole".
Non di meno è stato il nostro gruppo pronto a cimentarsi sulle due distanze dei cinque e dieci chilometri, procedendo in maniera sparsa e variopinta tra sfreccianti abeti natalizi, gli amici a quattro zampe rigorosamente in mantellina rossa, persino un'intera slitta con tanto di babbo natale e renne il tutto ovviamente in linea con l'atmosfera giocosa di questi giorni. Verona, riflessa sul placido Adige, ha mostrato la sua profonda anima storica e l'ottima vena gastronomica risultante di una bellissima giornata di festa. Prendendo in prestito le parole di una nostra marmotta, con "tanto entusiasmo".

martedì 5 dicembre 2017

Dentro Caravaggio, a Milano la mostra con 20 opere dell'artista per la prima volta tutte insieme! (Domenica 3 dicembre)

Milano torna ad omaggiare il genio Caravaggio, all'anagrafe Michelangelo Merisi, con venti capolavori del grande artista lombardo riuniti per la prima volta tutti insieme. Una mostra annunciata come memorabile e successiva a quella del lontano 1951 allestita dal grande storico dell'arte Roberto Longhi che riportò genio e sregolatezza di un grande artista alla sua giusta fama dopo un lungo periodo di oblio. Memorabile perchè presenta opere celeberrime provenienti dai maggiori musei italiani e stranieri supportate da apparati multimediali che, attraverso l'utilizzo della riflettografia infrarossa, portano a conoscenza i diversi sviluppi o ripensamenti che il Caravaggio pose alle sue opere sino alla realizzazione finale. Infatti dietro ad ogni sua tela c'è uno schermo che racconta le diverse indagini sulla sua esecuzione a cui si aggiunge il prezioso ausilio dell'audioguida, in un linguaggio didatticamente semplice, che conduce lo spettatore lungo il percorso espositivo. Centellinato sapientemente il flusso dei visitatori nelle belle sale di Palazzo Reale ogni quadro è una visione per gli occhi e per il cuore, l'allestimento sobrio e una giusta luce si accompagnano ad una serie di panchette discrete e comode per "colloquiare" visivamente con il capolavoro, insomma una mostra per cui vale la pena mettersi in coda. Autore di un profondo rinnovamento della tecnica pittorica caratterizzata dal naturalismo altamente drammatico dei suoi soggetti, Caravaggio rappresenta l'allontanamento definitivo dalle iconografie rinascimentali verso una rappresentazione più "umana" anche nelle rappresentazioni sacre. 
"Il cambiamento cruciale nella sua tecnica avviene nel 1600 quando Caravaggio viene chiamato a dipingere la Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi: primo incarico pubblico e su tele di grandi dimensioni. Gli viene dato un solo anno di tempo per completare l’opera e un compenso all’epoca straordinario: 400 scudi. Abituato a dipingere “tre teste” al giorno per appena un grosso l’una, come ci dicono le fonti documentarie, si può comprendere come questa commessa rappresenti una svolta fondamentale per la carriera e la vita dell’artista. Nelle tele la preparazione è scura, sempre in doppio strato, composta da terre di diverso tipo, pigmenti e olio. In sostanza, Caravaggio parte dalla preparazione scura e aggiunge soltanto i chiari e i mezzi toni, dipingendo solo le parti in luce. Di fatto non dipinge le figure nella loro interezza, ma solo una parte. In tutto il resto del quadro non c'è nulla: il fondo scuro e le parti in ombra sono resi solo con la preparazione, non c'è pittura." ( Rossella Vodret) 
Una vita movimentata come poche quella del Caravaggio nato a Milano il 29 settembre 1571, vissuta intensamente e senza sosta. Ottenne gloria ed onori, si guadagnò l'affetto e la protezione dei potenti e dovunque andasse la fama lo precedeva. Ma affondò spesso per il suo carattere irascibile e rissoso. Conobbe la fuga, la paura, il disonore, il disprezzo. cercò la rissa, la violenza e lo scontro. E la morte lo raggiunse a soli 39 anni, solo e delirante sulla spiaggia di Porto Ercole, in fuga da una condanna a morte, il 19 luglio 1610.